Renée Schottenfeld
Consulente
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italiano, francese
(+39) 339 7979490
Bergamo (Lombardia)
Per molti anni ho seguito vari percorsi spirituali nel tentativo di stare meglio con me stessa. Ho ricevuto risposte che mi hanno aiutata a vivere, ma mi mancava sempre qualcosa.
Nel lontano passato, ho fatto uso di sostanze che mi hanno trascinata in un tunnel buio di solitudine, nel cui fondo l’unica soluzione che ho trovato alla mia disperazione è stato il tentativo di suicidio. Ho finalmente chiesto aiuto e sono stata aiutata a uscire dalla dipendenza dalle sostanze: è stato un grande passo ma non è stato sufficiente. La mia famiglia, appesantita da anni di problemi irrisolti, è scoppiata e mi sono separata.
Quando ho avuto il dono di conoscere la Metamedicina, durante una serata informativa, ho capito che era questo il percorso che cercavo e che dovevo seguire, che non avevo più niente da perdere e che forse una nuova luce di consapevolezza si sarebbe accesa.
Dopo il primo contatto con la Metamedicina, ho letto tutti libri di Claudia Rainville con un entusiasmo che non provavo più da tanto tempo.
Ogni pagina rappresentava una nuova fiammella che si accendeva dentro di me a illuminare quel buio, così profondo e intimo.
Poi, l’incontro personale con Claudia Rainville e il suo compagno Yvan Hérin ha ha segnato una nuova, grande svolta nella mia vita. Con la Metamedicina sono stata accompagnata a vedere in profondità l’origine delle mie ferite, della depressione che mi perseguitava fin da piccola e di cui non ero consapevole; a scoprire molte delle mie paure, a chiedermi il perché dell’ulcera che feriva il mio stomaco e tanti altri malesseri fisici di cui non comprendevo le cause, i perché e che non guarivano mai.
Quando avevo tre anni e mezzo sono stata separata dai miei genitori, assegnata a gente sconosciuta e per tre anni ho dovuto adeguarmi a violenze di ogni tipo per poter sopravvivere. Durante questo periodo sono accaduti numerosi avvenimenti dolorosi, che in una bimba cosi piccola hanno lasciato ferite profonde e mai rimarginate.
Con la Metamedicina mi sento finalmente una donna libera, anche se è un percorso che non finisce mai, ma ora sono pronta ad accogliere le persone che vogliono aiuto con la consapevolezza che in questi nuovi rapporti che si creano grazie alla Metamedicina, mi conducono a scoprire dei lati nuovi di me e nel conoscere l’altro, nei consulti cresciamo entrambi. Imparare a cogliere la bellezza della vita, quella che si nasconde nelle persone, quella che c’è nella natura e nell’universo; amare e scoprire la bellezza della gratitudine, del perdono sono doni impagabili e le nuove scoperte mi caricano di entusiasmo e come una bambina sento il bisogno di condividere la mia gioia di vivere. Grazie alla Metamedicina, grazie Claudia, grazie Yvan e grazie a tutte le amiche e gli amici con cui oggi condivido la parte più bella e sana della mia vita.